Rassegna stampa #03

L’incontro che abbiamo tenuto martedì sera 28 giugno 2011 è stato raccontato da diversi organi di stampa e web-site.
Il primo è stato il blog “In Città c’è Movimento” su cui Gaetano Maresca si è domandato se quella in progetto è la Marina della Lobra o del Leone?.
Stamattina, invece, nelle edicole abbiamo trovato gli articoli di Orsola Miccio su “Metropolis” (Summit per salvare Marina della Lobra), di Antonino Siniscalchi su “Il Mattino” (Progetto porto, ambientalisti all’attacco: “Uno scempio”) e di Fabrizio Geremicca sul “Corriere del Mezzogiorno” (“Salviamo Marina della Lobra”, gif).

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4 risposte a “Rassegna stampa #03

  1. “IN CITTA’ c’è movimento. Piano di Sorrento vista dai Cittadini”, 30 giugno 2011, http://incitta.wordpress.com/2011/06/30/marina-della-lobra-o-del-leone-2/

    MARINA DELLA LOBRA O DEL LEONE?
    Gaetano Maresca

    Solo ieri sera, partecipando ad un’incontro con i Cittadini organizzato dal Comitato Civico in difesa della Marina Lobra, sono rimasto di sasso nel vedere il piattino che sta organizzando ai Massesi il Sindaco Leone Gargiulo. Praticamente il Borgo della Lobra è in vendita. E devo pure scusarmi con i miei lettori, perchè trattando dell’UNIONE DEI COMUNI, l’ho pure elogiato nel precedente articolo. Durante “la presentazione” di Luciano Ricciardi e Giovanni Gugg del progetto criminale di distruzione di quel gioiello, diverse cose mi sono risultate strane. La prima è che il progetto di “ristrutturazione dell’area portuale di Marina Lobra e rimessaggio, con sistemazione per la balneazione del litorale Chiaia” non veniva fatto dagli autori ,ma dagli oppositori. Come tutti gli abusi edilizi la condizione per realizzarli è IL SILENZIO. Seconda stranezza è che di quest’intervento non c’è traccia nel programma elettorale. Terzo: lo stato avanzato in cui si trova il progetto rischia di essere approvato il mese prossimo a meno che Soprintendenza, Provincia, Regione non si rendano conto del disastro annunciato. Ma vediamolo da vicino questo mostro. Gli interventi sono cinque: ve li sintetizzo, ma se avete piacere conoscerli in dettaglio, visitate il blog https://indifesadellamarinalobra.wordpress.com
    1. Allungamento e ampliamento della barriera frangiflutti, 2. La darsena, 3. Parcheggio interrato, 4. Arenile, 5. Il lungomare Chiaia. Se da un lato mi sembra accettabile migliorare la sicurezza e la fruibilità di un borgo originalissimo e bellissimo, che c’azzecca cementificare l’arenile, che c’azzecca sventrare un limoneto per un parcheggio multipiano collegato con un tunnel alla marina, che c’azzecca stravolgere il lungomare della Chiaia con una piscina di mare (sul mare) e tre stabilimenti balneari. La Consigliera Staiano ci ha svelato l’arcano. L’intervento è in Project Financing. Cioè, chi finanzia l’opera è un privato che dovrà rientrare dei capitali investiti attraverso la vendita di posti barca, posti auto, posti ombrellone, posti cabine e posti al sole. Vi è chiaro il concetto? Scordatevi la passeggiata romantica al calar del sole sul long beach. I massesi saranno forestieri a casa loro perchè O’ LIONE ha deciso che deve costruire Montecarlo Due. Scusate, ma se vi piace Montecarlo non è meglio vedere l’originale? C’è qualcosa di nuovo oggi nel sole. I Movimenti sono… in movimento e sapranno come fare per aprire gli occhi ai micini. Fatemi sapere che ne pensate e non perdiamoci di vista
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  2. “Metropolis”, sezione “Penisola Sorrentina”, giovedì 30 giugno 2011, p.18

    Associazioni e politici bocciano il progetto di restyling
    Summit per salvare Marina della Lobra
    di Orsola Miccio

    Massa Lubrense. Pubblico delle grandi occasioni al ristorante “Da Michele” a Marina della Lobra. Un appuntamento per celebrare il “de profundis” al mega progetto di “Riqualificazione dell’area portuale di Marina della Lobra e rimessaggio con sistemazione del litorale della Chiaia per la balneazione”.
    L’incontro, non a caso voluto dal “Comitato civico in difesa di Marina della Lobra” il giorno precedente la seconda conferenza di servizi organizzata nella sala delle sirene del Comune massese, è servito soprattutto per rendere edotta la popolazione sull’entità impattante del mega progetto che di fatto, oltre a stravolgere il territorio, privatizzerebbe completamente il vecchio e caratteristico borgo marinaro a discapito della popolazione locale, dei residenti, dei vecchi frequentatori di marina della Lobra. I lavori sono stati introdotti da Luciano Ricciardi – presidente del comitato civico – che con l’aiuto di tecnologie digitali ha reso di pubblico dominio “l’oggetto del desiderio” di un imprenditore locale che, per essere realizzato, prevede tra l’altro una sessantina di espropri, cancellazione delle testimonianze archeologiche sulle origini del paese, trasformazione di strutture precarie su palafitte in volumetria e dulcis in fundo variante al Put.
    Numerosi gli interventi di rappresentanti delle associazioni ambientaliste (Italia Nostra e Wwf), Massimo Maresca e Andrea Fienga, di politici locali, il capogruppo di Patto con la città, Lorenzo Balduccelli, e l’ex assessore alle politiche sociali Giovanna Staiano, dell’assessore provinciale al Turismo Piergiorgio Sagristani, del consigliere Raffaele Apreda, del giornalista Gaetano Milone.
    La non conformità al Put del progetto è stata ribadita ancora una volta da Mario [dico: Massimo] Maresca che ha anche condannato l’ipotesi di privatizzazione del litorale della Chiaia considerato che in Italia si ci sforza per rendere pubblici gli arenili e le spiagge.
    “Pazzesco – ha aggiunto il rappresentante di Italia Nostra – realizzare addirittura una piscina di acqua di mare a… mare”.
    Balduccelli ha richiamato l’attenzione su quanto previsto nel programma del suo gruppo politico e cioè un ampliamento dello specchio d’acqua, un parcheggio e rimessaggio al Girone, la messa in sicurezza dell’intera zona.
    Giovanni Grugg [dico: Gugg], antropologo, ha evidenziato la totale mancanza di attenzione verso il sociale del progetto, spiegando che Marina della Lobra è la porta di Massa Lubrense, quindi una cosa sacra che merita rispetto.
    Sulla necessità di salvaguardare le attività locali si è invece soffermata Giovanna Staiano, ribadendo la necessità di evitare la privatizzazione della zona.
    Fienga del Wwf ha messo in guardia gli intervenuti sulla volontà, peraltro espressa nelle richieste di concessioni, di privatizzare lo specchio d’acqua per quarant’anni e il litorale della Chiaia per novanta.
    Piergiorgio Sagristani, a conclusione degli interventi ha evidenziato tre criticità al progetto che vanno dal rapporto con le realtà lavorative locali, all’inserimento del progetto nel paesaggio locale, alle prescrizioni delle Soprintendenze in merito al Put.

  3. “Il Mattino”, sezione “Napoli Sud – Costiera”, giovedì 30 giugno 2011, p.48

    Progetto porto, ambientalisti all’attacco: “Uno scempio”
    di Antonino Siniscalchi

    Massa Lubrense. “Il progetto di riqualificazione dell’area portuale di Marina della Lobra è palesemente illegittimo perché contrario al Piano urbanistico territoriale”. Parola di Luciano Ricciardi, presidente del Comitato civico in difesa di Marina della Lobra, che martedì sera ha introdotto l’incontro pubblico svoltosi presso il ristorante “da Michele”. Secondo Ricciardi, “il progetto delineato dal Comune stravolge il territorio e privatizza completamente il caratteristico borgo marinaro a discapito della popolazione locale, dei residenti e dei frequentatori di Marina della Lobra: esso implica l’espropriazione di circa sessanta proprietà private, la cancellazione di antiche testimonianze archeologiche e la trasformazione di strutture precarie su palafitte in volumetria in aperto contrasto con quanto sancito dal Put”.
    Opinione condivisa dai rappresentanti di forze politiche ed associazioni ambientaliste intervenuti al dibattito moderato dal giornalista Gaetano Milone. Primo fra tutti Massimo Maresca, che ha condannato senza mezzi termini l’ipotesi di privatizzazione del litorale della Chiaia: “E’ un progetto assurdo – ha detto l’esponente di Italia Nostra – che vanifica ogni tentativo di rendere pubblici gli arenili e le spiagge. Ed è ancora più assurdo pensare di realizzare una piscina di acqua di mare a pochi metri dallo specchio d’acqua”.
    Sulla stessa lunghezza d’onda Andrea Fienga del Wwf, che ha stigmatizzato la volontà del Comune di privatizzare lo specchio d’acqua per quarant’anni ed il litorale della Chiaia per novanta. L’antropologo Giovanni Grugg [dico: Gugg], invece, ha sottolineato “la totale mancanza di rilievo sociale del progetto: la Marina della Lobra è la porta di Massa Lubrense, come tale è un luogo sacro e va tutelato”. A seguire, l’intervento di Lorenzo Balduccelli: il capogruppo di “Patto con la città” ha richiamato l’attenzione su quanto previsto dal programma della sua compagine, incentrato sull’ampliamento dello specchio d’acqua e sulla messa in sicurezza dell’intero litorale lubrense. Presente anche l’ex assessore alle Politiche Sociali Giovanna Staiano, che ha rimarcato la necessità di evitare la privatizzazione della zona. Conclusioni affidate a Piergiorgio Sagristani. L’assessore provinciale al Turismo, accompagnato dal consigliere Raffaele Apreda, ha evidenziato i tre punti critici del progetto: penalizzazione delle realtà lavorative locali, impatto negativo sul paesaggio e difformità rispetto alle prescrizioni del Put.

  4. “Corriere del Mezzogiorno”, giovedì 30 giugno 2011

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