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Video-reportage dalla Marina Lobra

Pochi giorni fa il direttore di PositanoNews Michele Cinque ha compiuto un reportage dalla Marina Lobra sul famigerato progetto cui ci opponiamo. Ha percorso i luoghi e ha intervistato il presidente del nostro Comitato, Luciano Ricciardi.
Oltre ad un lungo articolo, è stato pubblicato anche un video di 10′ (a cura di Diego Ambruoso)  che vi invitiamo a visionare.
Troviamo sempre interessanti i commenti dei lettori, proprio perché ci interessa che intorno a questo caso vi sia un dibattito, una discussione, uno scambio di idee, anche perché ciò presuppone che vi sia informazione, conoscenza, consapevolezza, condivisione. Pertanto, com’è giusto, troverete commenti di sostegno alla nostra causa e altri di critica, ma chissà perché questi ultimi non sono mai argomentati.

Cementificatori all’arrembaggio

Gli amici di Sirenews Web-Magazine ci hanno segnalato un articolo apparso su “Il Fatto Quotidiano” lo scorso 8 luglio 2011: “Eolie, maxi speculazione sulla spiaggia del postino“. Si tratta di un progetto che intende realizzare un “insediamento turistico a cinque stelle mascherato da progetto culturale” passando dalla “demolizione di fabbricati rurali per fare spazio a decine di villette di un residence“. Dunque, anche a Pollara – la frazione dell’isola di Salina minacciata da questo piano edilizio – alcuni cittadini si sono uniti per difendere con denunce e ricorsi quello splendido territorio che Massimo Troisi scelse per girare il suo ultimo indimenticabile film “Il postino”.

Anche a casa nostra, però, le preoccupazioni non mancano e oltre allo sciagurato progetto che rischia di devastare la Marina Lobra, inizia ad allarmare anche il piano di un nuovo parcheggio alla Marina del Cantone. Ne ha parlato alcuni giorni fa “Positano News”: “Nerano e non solo: i parcheggi devastano le spiagge e allontaneranno il turismo” (6 luglio 2011).
Viene un po’ di sconforto. Come dice l’articolo, si tratta di “una guerra su più fronti dove i difensori dell’ambiente hanno armi spuntante, se non la parola, contro chi pensa a devastare il territorio in nome di uno sviluppo che, poi, a conti fatti, non è tale“. Il pericolo di queste opere imponenti, prosegue l’articolo, è che invece di attirare nuovi visitatori, “allontaneranno il turismo“, il quale è attratto dalle “bellezze ambientali e non certo dal cemento“, soprattutto quando questo è “irrazionale ed indiscriminato“.

Ci piacerebbe conoscere l’autore di questo articolo, così da unire le nostre preoccupazioni e dare più forza alle nostre ragioni.

Infine, ringraziamo Nello, Rosaria e gli altri amici che hanno inviato delle fotografie della Lobra alla nostra pagina facebook.
Continuate, ci fa un grande piacere!
(Cartolina d’inizio ‘900 inviataci da Rosaria Della Rosa)

Rassegna stampa #03

L’incontro che abbiamo tenuto martedì sera 28 giugno 2011 è stato raccontato da diversi organi di stampa e web-site.
Il primo è stato il blog “In Città c’è Movimento” su cui Gaetano Maresca si è domandato se quella in progetto è la Marina della Lobra o del Leone?.
Stamattina, invece, nelle edicole abbiamo trovato gli articoli di Orsola Miccio su “Metropolis” (Summit per salvare Marina della Lobra), di Antonino Siniscalchi su “Il Mattino” (Progetto porto, ambientalisti all’attacco: “Uno scempio”) e di Fabrizio Geremicca sul “Corriere del Mezzogiorno” (“Salviamo Marina della Lobra”, gif).

Tutti gli articoli sono riprodotti tra i commenti di questo post.

Rassegna stampa #02

Gli organi di stampa continuano a parlare della Marina Lobra e del progetto di “riqualificazione” che la interessa. Ogni volta è citato il nostro Comitato e ci fa molto piacere: puntare i riflettori sulla Lobra e far parlare del rischio che corre era ed è uno dei nostri obiettivi.
In particolare, negli ultimi due giorni “Lo Strillo della Penisola” ha scritto ben quattro volte su questo tema e sabato scorso ne ha parlato anche “Agorà”; oggi invece il nostro Comitato è apparso su “PositanoNews“.
Ieri (20 giugno 2011) “Lo Strillo della Penisola” ha spiegato le tensioni all’interno dell’Amministrazione comunale per una serie di ostacoli che (fortunatamente) sta incontrando l’iter progettuale: “PUT, espropri e ambientalisti bloccano il mega progetto” (di Orsola Miccio).
Invece oggi (21 giugno 2011) prima ha dato notizia di un incontro pubblico che abbiamo organizzato per il prossimo martedì 28 giugno (per maggiori informazioni QUI), poi ha parlato proprio di noi: “Nasce il Comitato civico in difesa della Marina Lobra” e, ancora, ha pubblicato “Le note di WWF e Italia Nostra“.
Infine, sabato 18 giugno 2011 “Agorà” ha pubblicato l’articolo “Lavori al porto: tutto in alto mare” (qui riprodotto in jpg).

(Gli articoli dello Strillo sono riprodotti anche tra i commenti di questo post)

Voci da ascoltare e voci da correggere

Circa tre anni fa (20 ottobre 2008), quando sembrava prendere forma il progetto di “riqualificazione” del porto di Marina Lobra, un articolo del “Corriere del Mezzogiorno” faceva un resoconto asciutto ed attendibile della questione: “Massa, Marina della Lobra cambia faccia. Residenti contro porto” (l’articolo è riprodotto al primo commento di questo post).

Viceversa poche settimane fa (4 marzo 2011) “Il Mattino” riusciva a mettere in fila una serie di imprecisioni (“Su Marina della Lobra il Tar dà ragione al Comune“) che qui riassumiamo (anche in questo caso l’articolo è tra i commenti di questo post):

  1. NON E’ VERO che il TAR Campania ha commesso un abuso di potere nell’avocare a se la giurisdizione sul demanio, il giudice amministrativo ha annullato quel provvedimento della Regione perché nella procedura non ha interpellato il comune interessato; inoltre la sentenza non ha in alcun modo trasferito la giurisdizione al comune;
  2. questo significa che E’ FALSA anche l’affermazione secondo la quale la sentenza produrrebbe “finalmente un colpo di accelerazione” con “positivi riflessi nel processo di sviluppo socio-economico e turistico” (e se ciò fosse vero questo sarebbe sviluppo?);
  3. infine, nell’articolo si parla erroneamente di 15 milioni di euro mentre nel progetto definitivo il costo è lievitato a ben 21 milioni.